Nello stesso anno gli USA iniziarono massicci bombardamenti nel V. del Nord, che intervenne allora in appoggio al FLN, ricevendo a sua volta aiuti dall’URSS e dalla Cina. Ampie zone del V. vennero devastate dai bombardamenti statunitensi, che tuttavia non indebolirono la capacità di combattimento delle forze di liberazione, mentre in USA e nel mondo cresceva l’opposizione alla guerra. Nel gennaio 1968 i Nordvietnamiti lanciarono una offensiva generalizzata che spinse l’amministrazione statunitense a riconsiderare i termini del proprio coinvolgimento.
Washington avviò una graduale diminuzione delle forze presenti nel V., mentre a Parigi iniziavano colloqui di pace. Ciononostante, negli anni successivi il conflitto conobbe un’ulteriore intensificazione raggiungendo il Laos e la Cambogia; nel corso del 1972 i bombardamenti statunitensi sul Nord ripresero con rinnovata violenza.
Un accordo per il cessate il fuoco fu infine firmato nel gennaio 1973, ma i combattimenti nel Sud continuarono fino alla conquista di Saigon da parte delle truppe del governo rivoluzionario provvisorio e di quelle del Vietnam del Nord (aprile 1975; fig. 2). Nel 1976 fu proclamata la Repubblica Socialista del Vietnam. Lê Duan venne nominato segretario generale del partito comunista, mentre alla guida del governo fu confermato Pham Văn Ðông.